Qualche tempo fa, 16 gennaio, ho pensato che l’inverno se ne stava andando, ho un problema con gli addii, con tutto quello che non sarà più, è anche vero che in cambio sarebbe arrivata la primavera. Per me la primavera sono le grandi classiche di ciclismo e l’allergia, che non è un modo dislessico di dire allegria. Stavo davanti agli alberi rinsecchiti e non riuscivo a capire certe cose del mondo e del futuro e ho pensato che se facevo una foto tutti i giorni avrei chiuso il tempo dentro un trucco, così che non sarebbero mai potuti diventare rigogliosamente verdi come vuole la stagione. Il 5 febbraio ha nevicato, e questa è la foto, e tutto era tranquillo, davvero pensavo che l’inverno sarebbe stata l’unica stagione per quest’anno. Mi piaceva vedere come cambiava il cielo ogni giorno. Poi tutto è diventato verde in modo improvviso, quasi che non ci si potesse credere. Per convincermene ho messo tutte le foto su flickr, dove si può vedere benissimo come la natura è violenta. Impietosa. E il 3 maggio ho smesso di fare foto, perché ho capito che non c’era più niente da fare.
10 giugno 2015 at 16:02
108 foto… ho provato a vederle… ma il tempo di caricamento è di molto superiore alla mia pazienza… 😉
10 giugno 2015 at 17:45
è fatto apposta perchè tu possa vederle in tempo reale… 108 giorni, sentiamoci a settembre
11 giugno 2015 at 08:16
mi piacciono le sorprese guardo la prima e poi aspetto l’ultima a settembre
10 giugno 2015 at 18:53
Mi ha ricordato tanto il film “Smoke”, dove Harvey Keitel fotografava da anni lo stesso angolo di strada ogni mattina alla stessa ora… 🙂
10 giugno 2015 at 19:04
sì l’avevo visto… in effetti non è un’idea molto originale, era solo un fatto personale tra me e gli alberi, volevo vedere se avevano il coraggio di diventare verdi nonostante li tenessi d’occhio
10 giugno 2015 at 20:40
le ho guardate scorrendole veloci per vedere subito il 3 maggio, secondo me gli alberi ci arrivavano anche senza tenerli d’occhio. mi è piaciuto.
10 giugno 2015 at 21:15
sì andando veloce ti arriva questo verde improvviso come un pugno