Ieri mattina mi sono messo in testa di fare diventare rosso un semaforo con la forza del pensiero, mi sono concentrato e non ci crederete ma dopo nemmeno un minuto ci sono riuscito. Avendo preso fiducia in me stesso ho voluto allora provare anche col verde. La stessa cosa, il tempo di concentrarmi sì e no un minuto. Verde. Sull’onda dell’entusiasmo mi sono messo d’impegno per farlo diventare giallo ma mi è riuscito solo per pochi secondi, che comunque è sempre un risultato confortante visto che ero uscito di casa privo di forze e deciso a lasciarmi travolgere dal mondo. Per il resto non ricordo come è passata la giornata, solo a un certo punto svoltando dietro un muro un paio di seni enormi mi sono rimbalzati addosso violentemente e lei rideva e io che avrei voluto dire scusa ho detto è stato un piacere e lei rideva ancora di più e sapevo che rideva della mia aria esterrefatta ma le chiesi perché rideva e si allontanò, così credo di aver passato tutto il giorno a cercare angoli da svoltare con gli occhi socchiusi sperando di atterrare ancora sul morbido.
Stanotte mi sono messo a letto e ho spento la luce quando dopo qualche minuto, mentre mi giravo dall’altra parte apro gli occhi e nel buio totale intravedo una piccola lucina blu. In quell’astronave che è la mia stanza ci può anche stare una lucina blu, eppure mi sembrava di aver spento ogni cosa, comprese le suggestioni i rimorsi le illusioni. Guardo meglio, e la luce si muove, come fosse una lucciola. Ma blu. Resto per un po’ intontito poi mi rendo conto della situazione e mi inquieto. Accendo la luce, mi guardo intorno non c’è niente, ci penso su, questa è l’insonnia mi dico, poi rispengo la luce e mi rigiro da quest’altra parte. Do un’occhiata al buio e chiudo gli occhi per finta. Li riapro, e la lucina blu è ancora lì che continua a muoversi con un gesto quasi suadente ma ormai per me allarmante. Accendo la luce, esco dal letto, devo risolvere la faccenda, e non devo avere paura, sono grande. Ma la lucciola non c’è più. Guardo sul pavimento, tra i libri, sposto la tenda, niente. Penso agli extraterrestri, penso che sono pazzo, apro la finestra non so se per fare uscire qualcosa o fare entrare altro buio, o forse per vedere se ci sono le stelle, e se ci sono tutte, penso che nella mia vita ci deve essere qualcosa che non va ma quel lampione illumina solo un angolo di strada dove tutto sembra funzionare. Allora mi viene un’idea, mi rimetto a letto, guardo la stanza per l’ultima volta poi spengo la luce. E rivedo la lucciola blu, e la sto a guardare, e la vedo muoversi sinuosamente nel nero fitto della stanza che non c’è più. Non voglio leggere quello che scrive nel suo volo. Non voglio sapere niente di lei, perché so già tutto. E non voglio dormire. Solo ricordare quando ti ho detto hai un bel sorriso che mi fa venire voglia, e tu, voglia di cosa? di qualsiasi cosa, e allora hai spento piano il sorriso e mi hai guardato spaventata e incantata come se ti avessi detto qualsiasi cosa.
6 aprile 2014 at 20:19
Tanto è inutile tenere il controllo di tutto, la forza del pensiero non risolve nulla… Anzi fa pure danni…
E allora che si spengano i semafori o si riaccendano i rimorsi, volgiamo gli occhi altrove, oppure chiudiamoli e diamo una vacanza al pensiero…
Mi ci voleva questo post!
7 aprile 2014 at 02:56
mi ci volevi, adesso è tutto più chiaro 🙂
7 aprile 2014 at 15:18
figurati 🙂 le mie lucine blu lampeggiano e suonano che mi sembra di dover riuscire ad addormentarmi in discoteca 😛
7 aprile 2014 at 17:59
addormentarsi in discoteca è facile, è nel proprio letto che è difficle
7 aprile 2014 at 19:57
è vero, anch’io temo il silenzio…
In una discoteca il volume è troppo alto per riuscire ad ascoltare i propri pensieri… Bisogna lasciarli correre, lasciarci attraversare; lasciar correre, senza lasciar perdere… Nel letto mi giro da un lato e ci trovo le illusioni, mi giro dall’altro e ci trovo i rimorsi… Niente, non intendono andarsene, né pagarmi l’affitto; insomma, si sta po’ stretti ma se li si guarda bene non fanno poi tutta questa paura, non sono poi così ripugnanti, avranno avuto i loro motivi; si può provare a guardarli negli occhi, capirli, e magari perdonarli, fino a farci pace, fino ad abbracciarli e ad addormentarcisi accanto
9 aprile 2014 at 02:44
io immagino sempre la discoteca come un posto di gente che dorme
6 aprile 2014 at 22:25
Tu vedi luci, io sento voci.
Come vedi il controllo non serve a nulla quando la testa è in cortocircuito.
Non opponiamo resistenza e viaggiamo leggeri.
Arriverà anche un altro giorno.
7 aprile 2014 at 03:01
e speriamo quel giorno di non avere impegni
7 aprile 2014 at 12:01
Il blu è un bel colore, rende certi sorrisi ancora più belli.
7 aprile 2014 at 18:01
io però non pensavo agli occhi, ma al colore che ogni semaforo vorrebbe avere
7 aprile 2014 at 18:03
Nemmeno io pensavo agli occhi, ma al colore che diamo a ogni semaforo. E a ogni sorriso.
13 aprile 2014 at 22:12
Devo provare anch’io questa tecnica 🙂
19 aprile 2014 at 12:59
l’hai provata?
19 aprile 2014 at 13:03
al semaforo mi hanno insultato ah ah ah 🙂 devo provarla in altri contesti 🙂
19 aprile 2014 at 13:30
fai le prove nel box all’inizio, è più sicuro
19 aprile 2014 at 21:29
😀
20 aprile 2014 at 22:23
Questa del semaforo la devo sperimentare. Mi sa tanto che funziona!
10 Maggio 2014 at 21:28
bisogna crederci